Non c'è niente da fare.
Nonostante la sigaretta elettronica, il Santone e Danielino77
i liquidi, le recensioni video e le Minifit, ogni tanto
torno ai Toscani, e derivati.
Ho fracassato le Vostre pendulità, ripetendo a pappagallo
i noiosi effetti che mi lasciano i toschi, fumati sempre e
soltanto in macchina, tranne alcuni fumati in casa di una
donna che tra l'altro, non me la dava...
Ebbene, un mese fà circa, ho ricomprato per l'ennesima
volta, questi Ambasciator Italico color aragosta:
solitamente, quando torno ai sigari dopo qualche
tempo di svapo, è proprio con questi sigari che ricomncio.
Ma l'ultimo pacchetto era vecchio, ho fumato dei
sigari ultrasecchi e forti come un'accidente, e
mi hanno talmente annoiato che per qualche altra
settimana mi è passata la voglia di Toscano.
Ho preso una scatola di Extravecchi, giorni fà,
buonissimi, lasciati in macchina, nell'umidaccio
di questo bisbetico e piovosissimo scorcio di aprile
ma ora, da qualche giorno, sono sotto un violento
ascesso dentale che ancora non si risolve nonostante
gli antibiotici, e sogno ad occhi aperti i miei amati-odiati
sigari toscani...
Anche i fiuti, sono in grande spolvero, con il Tops Sweet
in tabacchiera, lo Strasbourg Wilson in macchina e del
Gletscher abbastanza seccato e svanito in cassa-giostra.
Col passare del tempo, e i cinquanta suonati da un
pezzo (vedo per i 52), capisco che sto diventando
decisamente un maturo vizioso, che ormai schifa
le sigarette a favore dei sigari, con netta prevalenza
di Kentucky, ma aperto ancora ad altro fogliame,
anche caraibico, pur non essendone nè un'appassionato,
nè tantomeno un'esperto.
Il mio sogno resta sempre puffare un bel toscano
di quelli di un certo tipo, diciamo dal Classico in su,
in una commoda poltrona, davanti un caminetto
ardente, in autunno, niente TV, magari con campagna
a vista, e profumi di mosto ed olio appena fatto
come quelli che sentivo da bambino, nel chietino,
''odore riposante'' (Vecchio Testamento...)...
Divagazione serale...
