| La storia del tabacco da fiuto non può che partire, come avviene in tutti i casi in cui si parli di tabacco, dalla scoperta dell’America: le fonti ci narrano che durante il suo secondo viaggio oltreoceano Colombo incontrò indigeni che fiutavano tabacco “polverizzato” e decise di portarne una certa quantità con sé in Europa.
Nel corso del XVI secolo iniziò a diffondersi la pratica di sniffare il tabacco, prendendo piede soprattutto in Spagna e in Francia: pare che Caterina De’ Medici curasse i suoi mal di testa fiutando un po’ di tabacco (rimedio consigliato dall’onnipresente Jean Nicot) e che il Re Carlo II Stuart scoprì lo snuff durante il suo esilio, rendendolo poi molto popolare tra l’aristocrazia inglese al suo ritorno in patria. Proprio grazie al Re il costume di fiutare il tabacco si imporrà tra gli usi e le abitudini delle aristocrazie europee, essendo visto come pratica decisamente più raffinata rispetto al fumo, che verrà sempre più snobbato a corte: la moglie del Re Giorgio III, Charlotte di Mecklenburg-Strelitz, veniva soprannominata “Snuffy Charlotte” a causa della sua smodata passione per il tabacco da fiuto.
Nel 1702 la marina inglese catturò, attraverso la pirateria, numerose navi spagnole provenienti dall’America e parte del compenso dovuto ai marinai fu corrisposto loro in tabacco da fiuto, trasportato dalle navi depredate. Proprio a loro si deve la diffusione dello snuff tra la popolazione, dato che molti iniziarono a rivendere parte di questo “tesoro” nei vari porti e città costiere. Anche tra il popolo questo modo di consumare tabacco avrà molto successo e la crescente richiesta di tabacco in polvere farà nascere numerosi mulini destinati a questa produzione e botteghe specializzate in tabacco da fiuto e da mastico. Nel corso del XVIII e XIX secolo il consumo di tabacco da fiuto esplose: praticamente tutti ne facevano suo e la produzione era di molto superiore a quella del tabacco destinato ad essere fumato o masticato. I nomi famosi dediti a questa pratica sono molti: il poeta Alexander Pope, Charles Darwin, il Duca di Wellington e si dice che Napoleone ne consumasse più di 3 kg al mese! In più molti medici lo consigliavano come rimedio a mal di testa, insonnia, mal di denti, tosse e raffreddore.
Come è facile immaginare nel corso del XX secolo lo snuff è stato soppiantato dalla diffusione delle sigarette, pare però che negli ultimi tempi, forse a causa delle campagne anti fumo, il costume di fiutare il tabacco stia ricominciando a diffondersi.
Edited by Sw4n - 3/12/2007, 10:11
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