Il Piacere del Tabacco da Fiuto

ZENZIGLIO

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^sattolo^
view post Posted on 27/4/2010, 13:28




ZENZIGLIO


Produttore: Monopoli di Stato (Italia)
Macinazione: Media
Umidità: Secco
Colore: Marrone
Aromatizzazione: Tabacco Naturale
Tasso Nicotinico: Basso

Estate 1989, in un tabacchino di Porto d'Ascoli alla ricerca
di Nazionali senza Filtro, rare come le mosche bianche,
scorgo delle scatole dell'ultimo tabacco da naso italiano
che mancava alla mia 'collezione' (tra virgolette poichè
non certo di collezione passiva si tratta, dato che già allora
nasavo tabacco a tutto andare...): lo Zenziglio, 'fiore
profumatissimo...' come scrissi sul mio Diario di quegli
anni d'alta idealità...
Il Zenziglio è tabacco Nato in Sardegna nel settecento,
naturalissimo e leggermente granuloso, dall'odore
di tabacco grezzo eccezionale: proviene da un tabacco
denominato 'Secco di Sardegna' (Citaz. Dizionario di
Chimica e Merceologia Applicata Hoepli) e 'Storia del
Tabacco in Italia': In Sardegna l’Agenzia di Sassari fu istituita
sul finire dell’800, costruita in parte nei locali
dell’ex convento dei Gesuiti.
Le polveri da fiuto prodotte erano gli zenzigli,
termine derivato dal dialetto “sinzigliu”, ossia polveri
tenute sotto suggello (stagionate).
Dopo un tentativo sperimentale di coltivazione
tentato nel 1870 per iniziativa di Garibaldi nella
Valle del Coghinas, il tabacco rimase confinato
nella parte nord-occidentale dell’isola, nella varietà
Secco , detta Rigadio quando veniva coltivata
in irrigazione.
Tabacco da fiuto secco anche nella realtà, gradevole
dall'odore vagamente di miele, di fiori, ma rustico,
eppure facilissimo da prendere, non brucia mai, neanche
a forti dosi, qualche volta và in gola, ma se si eccede.
Per me era (ed è ancora) il tabacco di Luglio ed Agosto,
ma è stato un tabacco preso sempre poco, specie negli
ultimi 15 anni per cambiamenti di vita e di lavoro.
Ne ho ancora diverse bustine, oramai diventate 'Gran
Riserva Speciale' ;) ...
Si potrebbe paragonare alla lontana lo Zenziglio, con
i Bernard Non-Schmalzler specie Cardinal e Civette.
Ma è più buono, è italiano, è raro se non introvabile
(di tutti i fiuti italiani è stato il piu' raro infatti lo trovai
solo in quella occasione!).
Se doveste avere la fortuna di trovarlo o intravederlo
su Internet, prendetelo perchè fareste vostro un prodotto
un tempo banalmente comune (50...100 anni fà...), oggi
un pezzo di cultura e costume dimenticati, grazie
anche ai padroni attuali (stranieri) del Monopolio Tabacchi
Italiano...

Edited by ^sattolo^ - 7/5/2010, 13:33

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view post Posted on 19/10/2011, 13:23
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Iniziato alla grande fiutata

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Ho trovato su internet:
"I sigari migliori costano cinque lire la confezione da 100,
circa 4 scellini, e il tabacco migliore, il “manocos”, quattro lire
nuove, ottanta centesimi la libbra, che sarebbero circa 3 scellini
e 10 pence per libbra inglese. Esistono molte altre qualità e
prezzi, il più basso dei quali è di circa uno scellino e tre pence
per libbra inglese. L’esportazione è però limitata, sebbene
il prodotto sia molto apprezzato dagli stranieri, ma l’imposta
eccessiva che grava perfino sulla vendita negli Stati continentali
del re di Sardegna costituisce una grave remora. L’abitudine
del fumo è molto diffusa e quasi generale è quella del fiutare
tabacco; molte signore della nobiltà, se non hanno con sé
la tabacchiera, non rifiutano mai l’offerta di una presa da
quella di un altro."


Vi si fabbricano tre qualità di tabacco da fiuto , cioè manocos , zenziglio di 1°e zenziglio di 2°, con foglie indigene , e due qualità di sigari , cioè forti o napoletani , e fermentati o toscani , con foglie del Kentucky .
Dei tabacchi da fiuto i zenzigli sono per la maggior parte esportati al continente , il manocos rimane per l'uso locale .

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Metalinox
view post Posted on 19/10/2011, 15:55




Bellissimo, di che anno è?
 
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view post Posted on 7/12/2011, 15:07
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Iniziato alla grande fiutata

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scusa non avevo visto la tua domanda!

La pagina scansionata e' di:
TORINO E SUOI DINTORNI
guida storico-artistica, amministrativa e commerciale
Guglielmo Stefani
1852
http://it.wikisource.org/wiki/Torino_e_suoi_dintorni

Il testo e' preso da:
www.sardegnacultura.it/documenti/7_49_20060420155205.pdf

da:
The Island of Sardinia, 3 voll.,
London, Richard Bentley, 1849.

traduzione:
L’Isola di Sardegna / John Warre Tyndale ;
traduzione e cura di Lucio Artizzu. - Nuoro : Ilisso, c2002.
479 p. : ill. ; 18 cm. - (Bibliotheca sarda ; 82)
I Artizzu, Lucio


e da Guida di Cagliari anno 1894 , F. Corona
(ma adesso non trovo il sito con il libro completo)
Manifattura dei Tabacchi
Il 9 febbraio 1831 il vicerè conte di Castelvero dichiarava libera la coltivazione del tabacco nell'isola .
La provincia di Sassari approfittava tosto di tale prerogativa e ben presto impiantavansi nuove coltivazioni , benche ancora addolorata per il trasferimento a Cagliari della manifattura dei Tabacchi , avvenuto nel 1828.
Questa ristabiliva nel locale dell'ex convento dei minori osservanti , con la chiesa dedicata a Gesù , i quali si erano trasferiti nel convento di Santa Rosalia .
Vi si lavorava la foglia sarda , che si trasportava da Sassari .
Questo stabilimento sito nel viale Umberto I è assai vasto , e oltre a spaziosi cameroni da lavoro , a magazzini di deposito e a larghi cortili interni , ha pure l'alloggio per il direttore , che ha l'obbligo di dimorarvi .
Desso ha una macchina a vapore della forza di 40 cavalli , con due caldaie , una a ebollitore esterno e l'altra a sistema Cornovaglia .
Vi si fabbricano tre qualità di tabacco da fiuto , cioè manocos , zenziglio di 1°e zenziglio di 2°, con foglie indigene , e due qualità di sigari , cioè forti o napoletani , e fermentati o toscani , con foglie del Kentucky .
Dei tabacchi da fiuto i zenzigli sono per la maggior parte esportati al continente , il manocos rimane per l'uso locale .
Così pure i sigari .
Attualmente vi si praticano grandi restauri per l'adattamento dei locali necessari alla fabbricazione dei sigari toscani , da poco introdotta .
Lo stabilimento occupa 150 donne , che fra breve verranno portate e 250 , e 43 uomini , sotto una rigorosa sorveglianza .
 
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view post Posted on 25/10/2015, 22:44
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Dragone dello Schmalzer

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Rileggo dopo molto tempo (anni...) questa mia recensione
su questo tabacco ''un tempo banalmente comune''...

La nostalgia di un mondo che non esiste più si unisce alla
rabbia per un sistema di cose che và sempre più in direzione
di un appiattimento totale nel mondo 'diabolico' ed 'infernale'
del tabacco, in tutte le sue forme.
Ho saputo da un fumatore di cicche, (io ormai fumo molto
di rado, a scrocco :lol: ), che probabilmente tutte le sigarette
in qualche modo 'aromizzate' (pensiamo a quelle alla menta)
o le ormai scomparse (?) Milde Sorte, saranno radiate, cioè
spariranno.
E non finirà lì: gli faranno compagnia, pare, anche i pacchetti
da 10...
Tutto questo mentre si và lentamente verso una legalizzazione
dell Canapa Indiana, o Mariujana, io non me ne intendo,
non l'ho mai provata, anche se dico sempre per scherzare
che il giorno che la venderenno sottoforma di sigarette
'alla Maria' con marchio MS, mi farò una mega-pompata
fumogena, che mi ripagherà dalla paura di anni di Polizia,
di sberle dai genitori, di terrori della Pubblicità Progresso
(chi ricorda gli spot dei ragazzi con le teste che girano e
dai terrificanti occhi bianchi, che mi facevano venire
il cagotto a 24 anni...).
Comunque detto questo, vien su una rabbia nojosissima, a ripensare ai bei
pacchetti di Nazionali varii, quando entravi in un tabacchi,
restavi inebriato dai profumi complessivi che venivano
dal reparto sigarette, cartocci che 'respiravano' e non
dal celophane che ormai ha sterilizzato tutto.
I bei pacchetti variopinti, quando c'erano ancora
dei pacchetti con un colore verde o arancione,
motivi floreali, etc etc, mentre oggi dominano
orrendi box dove dominano il rosso, il nero
ed il grigio argentato, sempre più algidi,
sempre più impersonali ed anonimi.

Ultima considerazione: come sarebbe bello, come
150 anni fà, senza tanti quattrini in tasca, giovanottelli
squattrinati, vecchietti indigenti, operai, manuali, e
ordinare al tabaccaio: '-Per favore, mi dii 20 centesimi
di...Zenziglio...di Santa Giustina, e 10 centesimi
di Leccese o di Macubino, e con somme modestissime
comunque, nasare per tutto un fine-settimana, o una
settimana od un mese intero; oppure con una lira (!)
riportare a casa, che so', cinque sigarette nazionali,
puzzolenti di cacca di capra, ma così 'fumose', aromatiche,
campagnole...non esser costretti a fare cose indicibili
sul sito (ci siamo capiti...) per avere un po' di sniffetto
al mentolo, o girare tuttii tabacchini che si trovano
sul nostro cammino e sentirsi dire 'tabacco da naso,
e che cos'è', o nel migliore dei casi, trovare qualche
scatoletta...di tabacchi vecchi come il cucco e completamente
svaniti... :unsure:
Si và verso una modernità sempre più loffia, un mondo
sempre più piatto e scaduto, corrotto, dove non è
improbabile che vieteranno anche il segreto piacere
di fumarci una cicca, di farci una bella pippata...

Edited by Sattolo2015 - 26/10/2015, 09:13

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view post Posted on 26/10/2015, 08:03

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M E R A V I G L I O S O post Sattolo che condivido al 120%!
 
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Borodino
view post Posted on 26/10/2015, 14:08




Anche se non sono fumatore non posso far altro che condividere il post di qualcuno che usa correttamente la "j" al posto della "i" tra due vocali :)
 
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view post Posted on 26/10/2015, 14:50
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da applausi! bravo e condivido in pieno!

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Cabuagua
view post Posted on 12/2/2017, 08:28




Qualche giorno fa, in Sardegna, ho ritrovato nei cassetti due scatole di tabacco da fiuto Zenziglio che appartenevano a mia nonna. Premetto che non sono un grande fumatore, mi concedo ogni tanto un sigaro, tra le mie preferenze gli Hupmann. Ho comunque voluto provare il Zenziglio e mi ha stupito la qualità e la conservazione. Ero curioso di saperne di più e ho trovato interessanti i post di Alexdal e Sattolo,che ringrazio. In effetti ricordo ancora la manifattura tabacchi in pieno centro a Cagliari . Non ho mai visto mia nonna fare uso di tabacco, ma l'apertura di quella bustina mi ha fatto pensare che in realtà credo di aver visto una sola persona che annusasse tabacco. La cosa mi stupì, pensavo non esistesse più, e ora scopro che torna di moda. Le scatole di Zenziglio continueranno a dormire nel cassetto, meno due bustine che ho portato con me, mi venga mai la voglia di un'altra presa...
Auguro buon tabacco a tutti, ma sopratutto tanta passione e conoscenza!
 
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view post Posted on 23/3/2017, 14:03
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Dragone dello Schmalzer

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Diamine!
C'è gente che farebbe carte false per avere 1 bustina di Zenziglio:
a me ne sono rimaste 4 bustine e le tengo li' per le grandi occasioni
che so' non arriveranno mai...
 
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9 replies since 27/4/2010, 13:28   1462 views
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