| Provo anch'io a presentare una recensione; prendetela per quello che è, una visione molto soggettiva di una persona non molto esperta in materia di tabacco da fiuto
TOQUE ABSINTHE
Produttore: Toque Macinazione: molto fine Umidità: secco Colore: marron rossiccio chiaro Aromatizzazione: assenzio (?), semi di finocchio
Recensione:
la scatoletta da 10 o 25 gr., si presenta molto bene: è d'alluminio, quindi non si arrugginirà mai, il tappo è a vite e zigrinato nei bordi, tale da consentire una facile apertura e chiusura senza rischio di versare parte della preziosa polvere contenuta. E' venduto anche in praticissimi mini bullets in acrilico, ma il modo di assunzione di questi contenitori mi sembra svilisca in parte il bouquet: facendo penetrare il tabacco direttamente nella parte superiore del naso si perde buona parte della complessità dell'aroma
All'apertura della scatoletta si è investiti da un forte aroma, che può di primo acchito far pensare all'anice stellata o alla liquirizia, aromi tra loro molto simili. In un momento successivo non si può non notare una abissale differenza tra l'aroma sprigionato e quello che fuoriesce dagli altri tabacchi come l'ozona anis, il lowen-prise o anche il president, e ciò non è dovuto solamente alla completa assenza di mentolo del toque rispetto a questi, ma anche dal fatto che l'aromatizzazione caratteristica dell'absinthe probabilmente è data non dall'anice, o non solo da questa, bensì dai semi del finocchio selvatico, del resto utilizzati anche nel famigerato omonimo liquore francese. C'è da chiedersi se sia presente anche l'assenzio: potrebbe, in qualche retrogusto leggermente amarognolo, ma sicuramente non è predominante. Ciò che a mio parere consente di utilizzare tale nome è un sentore alcoolico al momento della aspirazione, che non ho mai sentito neanche in snuff dichiaratamente aromatizzati al whiskey o al bourbon. Pur mantenendo un buon grado nicotinico il tabacco, che sembra comunque di qualità buona, è soccombente rispetto alla forte profumazione che però, inspiegabilmente, non è persistente come ci si potrebbe immaginare, e questo è per me il peggior difetto di questo tabacco. Lo trovo comunque un tabacco stimolante, da prendere immediatamente prima di effettuare un lavoro impegnativo, facendo attenzione al fatto che, a causa della modesta persistenza, invita a fare ripetute sniffate con conseguente rischio di overdose. Il posto migliore per assumerlo è sicuramente durante una passeggiata nella ventosa e odorosissima macchia mediterranea, magari nei pressi di una scogliera, habitat tipico della pianta dell'assenzio, e forse Roderik, nel creare la ricetta, aveva in mente la brughiera scozzese, così diversa ma anche simile alla nostra.
Edited by Sw4n - 5/6/2010, 13:59
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