Bernard Civette, in vino veritas

Produttore: Bernard tabak
Macinazione: fine
Umidità: umido
Colore: mogano
Aromatizzazione: Naturale


Stasera sono rimasto solo, mia moglie a casa di suo padre ed io benchè arrivato tardi da lavoro, mi sono cimentato a cucinare fagioli all'uccelletto, tipici toscani, con pomodoro salvia e salsiccia, il tutto annaffiato con del buon vino rosso.
ebbene il vino si è fatto bere sorseggiandolo in questa serata finalmente fresca e dalle nostalgie autunnali. Premessa lunga ma doverosa, visto il vino , ed a fine cena ho aperto la cambusa, volevo qualcosa di corposo e meditativo proprio come il rosso che mi sta rilassando la mente.
Ed ecco il civette!! Fantastico tabacco, già dalla presentazione nmella bocceta di vetro e la scritta retrò sulla bella etichetta. Un po' boemien ... Il tabacco si presenta di un color mogano, al tatto umido, malgrado sia oltre un anno che è arrivato in cambusa, segno che la boccetta fa il suo dovere, e lo fa a maggior ragione perche con il tempo è migliorato affinandosi come un buon vino-
Tabacco che sa di tabacco, ma diverso dagli altri , è morbido in maniera incredibile e invoglia, cosa che ho fatto , ad una presa abbondante. Subito si sente il sapore di un tabacco austero ma mai invadente , velòlutato. ricorda le stanze arredate di bei mobili in massello, sentori di cuoio morbidi, e la sensazione è quella di una sala di lettura, per meglio dire vorreste trovarvi con un buon libro in un salotto con camino in una sontuosa villa o castello dei tempi che furono. Umido, autunnale e tanto tanto meditativo (non solo per il vino lo assicuro!) Un signor tabacco . Un tabacco naturale completamente diverso dagli americani, un altra tipologia non paragonabile. Un tabacco europeo appunto come solo lo zione può darci.
Voto 19-20
salute a tutti

Buoni i fagioli all' uccelletto!
Scusa l'ot ma mi hai fatto venire fame; per quanto riguarda il Civette direi che è da provare.

''Il cavaliere galoppava, nella selva paurosa,
buia, di notte; io dormivo nell'enorme letto
dell'austero castello, fuori vento, pioggia e
freddo, un armatura qua, un altra la...''.

Nel naso, evidentemente, il Civette...

Chi dormiva pensava al Cavaliere la fuori
al freddo, ed il Cavaliere sognava un bel
letto caldo, ma doveva ancora fare 254
miglia...

Tabacco per me tra i meno assunti, da quando
l'ho preso.
Non facile, da prendere, come ho scritto altrove,
almeno secondo me.
Non che per me sia problematico il Civette
(figuarsi, per uno che amava il Santa Giustina...).
ma forse proprio per la sua austerità e serieta'
gli passano sopra costantemente tabacchi meno
impegnativi.
La verità, e forse qui se ne parla ancora troppo
poco, è che ci sono posti e posti per nasare
tabacco: io sono un abitudinario e ripetitivo,
soffro, a differenza di quando andavo in giro
con le giostre (sembra un paradosso ma non lo
è), la mancanza di posti molto tranquilli, fuori
dalle città, senza le rotture di bballe di TV
macchine e PC, allora bastava davvero poco
per stare quasi in 'ritiro spirituale', un libro
una radio ed un tabacco da naso.
Qui a casa la mia stanza confina con il salone
dove il televisore arde a volume altissimo
tutto il giorno, non è possibile il minimo
relax, i tabacchi di conseguenza tendono
ed essere poco impegnativi: infatti, a differenza
di un tempo, sempre piu' importanza vanno
prendendo i tabacchi da esterno, che se esco
per andare a fare un giro, me ne vado fuori città
in periferia se non in campagna (che qui dove
vivo io è sinonimo di 'altura'), ed allora posso
portarmi tabacchi anche di un certo tipo, per
leggere un libro in silenzio, il Foglio (sono un
lettore della prima ora del quotidiano di G. Ferrara),
o le cose che scarico e stampo da Internet.
Si fà presto a dire Tabacco da Meditazione: se
ci sono rumori molesti attorno,certe prelibatezze
proprio nn riesci ad apprezzarle.
Cosi' per le temperature: troppo freddo e troppo
caldo distruggono il piacere degli aromi del tabacco
e se si ha voglia, si usano tabacchi leggeri e
senza impegno.
Quando a casa mia tutti sono a nanna, e tutto
tace, riesco a godere anche di tabacchi come
il Civette...

Per alexdal; il civette non è granuloso e almeno a me non fa starnutire, vedrai sarà una scoperta!!
Per sattolo : concordo conte infatti il civette è uscito proprio ieri in un momento "diverso" dal solito. Non lo nasavo da tanto pur ricordandomi della bontà non era mai il momento.....

...e con il freddo che entra dagli spifferi...

-A casa nuova ci sono i doppi vetri, non entra
piu' una minghia
Per fortuna seguendo certi dettami, tengo ora
la finestra un filino socchiusa anche d'inverno.

Bering: Infatti la steesa cosa succede anche a me,
non ritenendo mai il momento propizio per
certi tabacchi.
Nella routine, si va sempre verso il banale...

il tabacco ora non è più nella nostalgica bottiglietta, ma nella tipica scatolina da 10 gr.
il tabacco è di colore marrone medio, con alcune "briciole" di colore più chiaro. è di media umidità.
l'assunzione non è difficoltosa e non si corre il rischio che vada in gola.
quello che si sente subito sono sentori legno, segatura, un che di affumicato. poi mano a mano che i senotri primari scemano, paglia e tabacco biondo.
la persistenza è media.
un altro centro di bernard, se la dicitura sull'etichetta è corretta, la ricetta risale al 1915.
non vorrei dire una fesseria, ma per certi sentori il civette mi ricorda il santa caterina blu.