| Caro Clifford, gli italiani non si trovano più, è vero, ma volendo, di tabacco estero ce n'è tanto, e in fondo un 'equivalente', si trova sempre, io non sono collezionista, se ho tanti italiani è solo perchè a quei tempi (1989), si trovava ancora da qualche parte (il mio è stato comprato tutto a San Benedetto del Tronto, al tabacchino del mercato ittico tranne una scatola di Santa Giustina, comprata a Reggio Emilia nel 4-89), e ne feci incetta. I tabacchi italiani sono tutti buoni, il mio preferito è il Santa Giustina, anche se poi il Sun di Spagna è quello che ho nel cuore: è stato il mio primo tabacco da naso, Ottobre 1986, in un tabacchi di Casoli di Chieti, ottobre 1986: la magia del profumo del SDS che si spande ancor prima di nasarlo, mi commuove sempre, mi riporta violentemente a quel primevo momento, ma è legato anche ad altri ricordi odorosi: sempre a Casoli di Chieti, c'era una merceria che avrebbe fatto la gioia di un collezionista di... merci vecchie... Il proprietario era un villico, un villanzone, un buzzurro ma dal cuore in fondo buono, che mi metteva sempre fretta: lui faceva le fiere con la bancarella, e le rimanenze le stipava nel suo negozio, che era come entrare in una macchina del tempo, lo stesso bancone, di legno con la vetrina in mezzo non so' di che anno poteva essere, forse degli anni '40-'50... C'è da dire, per far capire meglio anche i risvolti psicologici, che a Casoli, erano molti anni che con le nostre giostre, non tornavamo più, ero bambino, l'ultima volta, nel 1976, pensate, a quei tempi, ai bordi della strada del paesino, per terra venivano stese ancora vecchie coperte con sopra il granoturco sgranato a seccare al sole, e nei giorni di mercato, era normale imbattersi con donne con il cestone in vimini, in equilibrio sulla testa, con le mercanzie... Ovvio, che queste cose avvenivano ovunque, mica solo a Casoli... Quando tornammo a Casoli, nel 1985, molte cose erano purtroppo cambiate: noi si andava ad ottobre, per la festa patronale, Santa Reparata, la prima domenica del mese: da bambino, si sentiva nel vialetto dove ci mettevamo con le nostre attrazioni, un soave profumo di olio e di vino; nell'85, questi odori non si sentivano più, le donne non andavano più al lavatoio, tutte avevano la lavatrice... Nella merceria trovai diverse boccette di Brillantina Felce Azzurra anni '50, ancora piene e dal profumo tipico, meraviglioso, il dentifricio Binaca, diversi tubetti di Close UP, sia verde che rosso (dentifrici trasparenti, primissimi anni '70!), esilanranti!!!, il dentifricio Paperino's con in omaggio addirittura lo spazzolino con il paperino che gira!, il sapone Viset, sapone Fairy, lo shampoo in polvere Palmolive (mia madre voleva uccidermi quando mi vide chi stavo lavando i capelii con una roba di 30 anni prima!), ma tant'era l'entusiasmo, la fascina- zione... E poi, rasoi di sicurezza con rastrello per la barba, ancora nelle confezioni originali, brillantina Linetti (di quella ne aveva a pacchi), baffettini (piccoli pettini da tasca, una volta diffusi, oggi chi si porta più un pettine nella tasche dietro il cu... ehm...il sedere...), le ciccigomme Doufur, simili alle Brooklin, risalenti agli anni '70, ormai indurite che si frammentaveno in bocca, le lamette Bolzano dal colore blu metallizzato, le lamette Personna '74............ Quindi, già la poesia di tornare in una piazza dell'infanzia, dopo diversi anni nel Grande Luna Park di Perugia, un paese di poche migliaia di abitanti, sul cocuzzoletto, riscoprire posti e ritrovare persone, ma anche non ritrovare più altre cose. Poi, l'anno dopo, la scoperta del tabacco da naso... Mio padre mi mandò a comprare le sigarette, MS BLU, e vidi nel tabacchi sulla sommità della salita del paese, delle scatole con delle foglie serigrafate, mi feci dare delle bustine, era il tabacco da fiuto Sun Di Spagna. Costavano 125 lire a bustina! Ma non era ancora esplosa la passione, lo assumevo saltuariamente, poi mia madre, avevo 18 anni, e a quei tempi ancora forte era l'emergenza-droga (eroina), mi butto' via tutta la scatola, io però avevo ancora una bustina da qualche parte, ma non nasavo. La svolta fu l'anno dopo, al mare, in un tabacchino di Alba Adriatica, trovai una scatola di Singleton Snuff, quando ancora era prodotto su licenza inglese, in Germania, ed era buonissimo, inoltre era il mio primo mentolato. La confezione era da 25, mancavano si e no due-tre scatoline, per il resto era piena, al prezzo di...non ricordo, ma poche migliaia di lire. Il tabacco da fiuto divenne abitudine complementare alla cicca: passano pochi giorni, ed un amico dalla Germania, da Francoforte, mi riporta 2 scatole di Ozona Snuff, 2 di Royal e una di Gletscher: un trionfo! Il tabacco da fiuto divenne una passoione totale, e a mano a mano, sempre più sostituì le sigarette
Edited by SATTOLO - 15/12/2017, 15:07
|