SAMUEL GAWITH TIA MARIA
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Produttore: Samuel Gawith (Inghilterra)
Macinazione: Medio-Fine
Umidità: Piuttosto umido
Colore: Marrone Scuro
Aromatizzazione: Caffè
Tasso Nicotinico: Basso
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Il Tia Maria (Zia Maria in spagnolo), faceva parte dei tabacchi
Hoggart.
Può darsi che quello comprato da me, non sia l'originale
Tia Maria, magari con il tipico aroma di sottofondo
tipico dei tabacchi Hoggart.
C'è stata a quanto pare, una fusione tra Hoggart e
Samuel Gawith, e secondo me, per i tabacchi
provati, acquistati recentemente, ci sono
stati anche dei cambiamenti: ho già detto
altrove, della differenza abbastanza sconcertante
tra il Kendal Brown comprato a Marzo ed
i il Kendal Brown acquistato anni fà, ancora
in scatoletta di plastica: Snuffstore.de fece ben
due offerte di questi tabacchi inglesi, la prima
ritoccando leggermente in basso il prezzo, la
seconda, praticamente quasi regalando le
scatolette (chiaro segno che ne erano rimaste
invendute parecchie, e che in un certo qual
modo, ci sono state delle alterazioni: due anni
fà entrai in contatto con un noto forumista adesso
assente, per degli scambi: lui mi fece notare con
mio dispiacere, che le mie scatoline di Samuel Gawith
da lui richieste, erano notevolmente svanite,
quasi senza odore, infatti provenivano quasi tutte
da quel ribasso di prezzi, ed io non me le lasciai
scappare, pur se poi effettivamente, alcune avevano
un aroma fiacco, non cattivo, ma languido, senza
mordente).
Di questo Tia Maria, ho davvero poco da dire, tra
i Samuel Gawith comprati in primavera, è nettamente
il meno appariscente, la consistenza è identica
al Kendal Brown ed all'Elmos Reserve, ma l'aroma
è più debole.
I siti canonici riportano una aromizzazione al caffè
che io davvero non riesco a sentire, mentre invece
mi ricorda alla lontana il Maccoboy, il mitico
americano nella fiaschetta di plastica scura.
Non è cattivo, anzi, ma non è nulla di
eccezionale, è piuttosto umido, infatti se
ne stringo un po' tra police ed indice, e
roteo le dita, và a formare masserelle umide
di qualche millimetro.
Anche questo è un tabacco che lascia aloni
dopo averlo nasato, sul palmo delle mano,
la persistenza (ma sono in casa con finestre
chiuse per via del caldo) è bassa.
Sono più che sicuro quindi, che il Tia Maria
Hoggart, doveva essere tutt'altra cosa, io
non l'ho mai voluto comprare, non so perchè.
Comunque, ripetendo le prese diverse volte
ravvicinatamente, è tabacco riempiente e
saziante, che lascia un netto gusto tabaccoso,
che a me piace molto, e mi ricorda il Fresco\Feinst
Bernard, ed anche, più alla lontana, i 'falsi' Latakia
della Molens.
Anche questo Tia Maria, ha un non so che di
liquoroso, piacevole, come il St. Elmos, che però
per via della Fava Tonka, ha un sapore straripante,
mentre il Tia Maria è 'molto tranquillo'....
Insomma, un buon tabacco, da assumere senza
problemi, il livello nicotinico mi sembra
modesto, non brucia assolutamente, e anche
dopo diverse prese ravvicinate, non finisce in
gola.
Evito voti numerici, ma la sufficienza la raggiunge
senza meno.
La scatoletta in metallo da 25 grammi è bella da vedersi,
e di tabacco ce n'è davvero tanto: io ne ho versato un po'
in tabacchiera e penso di farci una decina di giorni.
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Dopo otto giorni in tabacchiera, la polvere è secca.
Il profumo è quello di un tabacco 'plain' abbastanza
piccante, che in grandi linee può ricordare il tipo
del Santa Giustina.
Dell'aromatizzazione al caffè, nessuna traccia.
Un tabacco totalmente privo di paillettes e lustrini,
dal potente aroma tabaccoso, questo Tia Maria
invecchia benone, ed in fondo è molto meglio
così che appena aperto, ancora fresco.
E' appagante e saziante, e lascia un buon
profumo nel naso.
In definitiva, un ottimo tabacco, secondo
me più sensato da secco che da umido.
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OT
Foto: Massimo Bordin conduttore di Stampa e Regime Radio Radicale
www.radioradicale.it/rubriche/stampa-e-regimeEdited by SATTOLO - 2/10/2017, 16:05Attached Image: Stampa e Regime Radio Radicale
