Il Piacere del Tabacco da Fiuto

SCIROPPO DI SANDALO

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view post Posted on 5/11/2017, 12:59
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Dragone dello Schmalzer

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Teramo

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Di solo tabacco non si campa...
Lo sciroppo di sandalo è uno dei tanti prodotti
etnici che ho acquistato negli anni, a partire
dal 'mitico' 2002, per me, anno zero dei viaggi
dalla mia città all'interno (Teramo), alla costa
teramana.
La costa teramana, ed in generale tutta
la Val Vibrata, è una delle zone
d'Italia a più alto tasso di immigrati.
Soprattutto cinesi e nigeriani, ma anche
altre etnie, come ovviamente maghrebini,
senegalesi e pakistani.
La densità di negozi direttamente gestiti
da questi, è ovviamente molto alta.
Ristoranti cinesi a parte, si trovano
negozi di vario genere, ma quel che interessa
a me principalmente sono gli spacci
alimentari, anch'essi presenti in buon numero.
Da circa due anni, finalmente, anche a Teramo
è presente un alimentari etnico, più precisamente
una macelleria Halal, gestita da due simpatici
e cordiali giovani marocchini.
E' un negozio di piccole dimensioni, i prodotti
non sono molti, ma le cose più 'importanti'
sono presenti in abbondanza.
Vi si trovano datteri, bibite, spezie, thè,
vari tipi di cus-cus, qualche cosmetico
tra cui il caratteristico Sapone Nero in
vasetti di plastica, in varie profumazioni,
argilla marocchina per la doccia ed il
benessere, anch'essa in varie profumazioni
e formulazioni.
Bustine di pastina all'uovo di provenienza
slovena, i pomodori verdi tagliati e sott'olio
deliziosi ma estremamente piccanti, dalla
Tunisia.
Nel banco-frigo, oltra alla carne, che
non compro mai, in quanto non mi
interessa, ci sono olive nere, verdi e
altri tipi, le nere immancabilmente
le compro per mio padre, che le adora,
per me invece, nel banco-frigo trovo
una mia inveterata passione: l'harissa.
Il peperoncino in pasta e spezie, tipico
dei paesi del Maghreb, è piccante ed
aromatico, freschissimo e piacevole,
ma come per i pomodori verdi tunisini
è veramente per pochi: chi non tollera
i cibi piccanti non dovrebbe nemmeno
sentrine l'odore... :woot:
L'harissa, nonostante la provenienza decisamente
esotica, può trovare spazio invece in molte
nostre pietanze, come minestroni, sughi
di pesce, carne arrosto e alla grigila.
Tornando ai negozi etnici della costa,
negli anni ne ho individuati diversi.
Attualmente ne conosco quattro:
due cinesi (uno piccolo ma stipato
di merce; oltre ai prodotti cinesi
c'è una piccola scelta di thailandesi,
più che altro, spezie e salse; l'altro
alimentari cinese, é a circa cento metri
da quello di cui sopra, è molto
grande e la merce è ben ordinata
su lunghe scafalature, l'ambiente
è luminoso e moderno, e cosa
importante, ben pulito ed areato).
Si trovano entrambe sulla nazionale
di Alba Adriatica.
Poi c'è un Halal, gestito da un cordiale
signore Algerino, Jamal, a Villa Rosa,
frazione di Martinsicuro.
Scoperto nel 2002, ultimamente ho
un pò trascurato questo negozio dove
però trovo solitamente una verdura
che adoro, e che trovo (in barattolo)
solo qui: la Bamìa (fate una ricerca sul
web).
Per ultimo, il più importante di questi negozi
etnici, è un grosso locale di Martinsicuro,
gestito da una famiglia di pakistani.
Il proprietario, è un tipo piuttosto
dimesso e di poche parole, ma alla lunga
si è rivelato cordiale e liberale, avendo
visto in me una persona precisa,
nonchè...un buon cliente: la cifra media spesa
dal sottoscritto ogni volta che vado è la
classica cinquantina di euro...
Se si compra con oculatezza, con quella cifra
si riempiono tre buste grosse di merce.
Il negozio è divisibile idealmente in quattro
settori: reparto dravidico (prodotti pachistani
in primis, poi indiani, bengalesi
ossia del Bangla Desh e qualcosina anche
dallo Sri Lanka).
In questi negozi è normale imbattersi in
una quantità di riso: dalle scatolette da
mezzo chilo a sacchi da 20 chili.
Naturalmente troverete il basmati, tipico
del subcontinente indiano, ma potrete
trovare anche risi thailandesi o di altri Paesi
asiatici.
I prezzi sono buoni, forse leggermente
inferiori a quelli dei nostri negozi.
Io ho comprato già diverse volte
il basmati pakistano, nei comodissimi
sacchetti da 5 chili, alcune differenze però
ci sono: certi basmati 'ricrescono' in maniera
incredibile, tanto che la prima volta, a fine
cottura il riso è letteralmente sboccato fuori
avendo riempito l'intero pentolino che avevo
adoperato!
Un'altro tipo invece, non è ricresciuto e non
ha dato problemi.
Non a tutti però piace l'aroma tipico
e particolare che emana questo riso
una volta cotto, a me piace perchè
non scuoce, e rimane piuttosto
morbido da mangiare senza essere
mollicone.
Studiando su Internet ho scoperto
essere anche più basso in glucosio
imortante per chi ha problemi
di diabete.
I negozi pachistani, poi, sono dei veri e propri
Ashram delle spezie: in questo di
Martinsicuro, c'è la linea TRS, un vero e
proprio simbolo della cultura indiana
(su google immagini provate a cercare
TRS spices):
una linea non solo di spezie, ma anche
di altre tipologie di alimenti, come
i legumi (ad esempio, lenticchie rosse
ed arancioni), la farina di ceci, assolutamente
imprescindibile nella cucina indiana soprattutto
del Nord e anche del Pakistan.
Ma ovviamente, le spezie fanno la parte del
leone: curcuma, vari tipi di curry (particolare
quello di Madras), la classicissima Garam Masala
(pronuncia gh'ràm msalla)
(la famosa spezia che per molti 'puzza di
indiano') ma in realtà, una spezia sana
e se usata a dovere, gustosa, la Fish Masala,
la Tandoori Masala, color rosso-arancio,
dall'odore e dal sapore particolarissimi
e da me molto amata da ormai vent'anni.
Il cardamono verde in baccelli, che gli
indiani amano tenere in bocca per l'alito,
e poi la cannella, il garofano, i semi
di papavero e tanto tanto altro, in diversi
pesi (la curcuma ad esempio, la trovate
nelle pratiche bustine da 100 grammi, che
sono già tantissimo, fino le buste da 2 e anche
5 chili).
Peperoncino: lo troverete in tante varietà e
grammature.
Attenzione: i prezzi delle spezie TRS (ma
anche di altre marche indiane o pachistane)
in questi negozi sono assolutamente
onesti, se amate il peperoncino secco
o la curcuma, qui li troverete a prezzi
commoventi: la differenza con i nostri
negozi è spesso pazzesca: 50 grammi
di curcuma in un supermarket di fama
nazionale costano 3.50 euro, e non
si sà che marca è, la curcuma TRS
qui la trovate a 1,50 la busta da 100
grammi.
L'altra Casa che troverete, per le
spezie indiane, è la pachistana
Shan, in questo caso si tratta
di miscele di spezie e sensi
tutte molto piccanti, per i vari
piatti della tradizione di questo
grande paese: la più piccante
ed anche buona, per me, è
la Sindhi Biryani, quella con
le prugne secche (molto piccole
e secche, non pensate di trovarvi
dentro le bennote prugne California,
grosse e carnose!): io mi diverto
sempre a pescarle dalla busta
d'alluminio e mangiarle così,
fino a quando non mi si incendiano
le fauci, allora smetto... :woot:
Per chiudere sui prodotti della fascia
indiana, un prodotto di cui sono
molto ghiotto, i vari mix frutta secca,
che qui sono accompagnati da più
o meno spessi fili di pasta di farina
di ceci, una particolarità tipica di questa
zona del mondo, nei mix immancabili
sono le arachidi, molto piccole e mai
spellate, dal sapore meno intenso
rispetto alle nostre noccioline torrefatte
da bancarella di fiera di paese, e
perciò, più salutari, e l'onnipresente
peperoncino: inoltre sono tutti sempre
leggermente unti questi mix per noi
europei molto particolari, ma molto
molto gustosi, a parte il peperoncino
che se non si è dei veri e propri
cannibali di questa diabolica erba,
meglio evitare... :lol:
Dimenticavo l'ormai famoso Sale Nero
o Rosa, che qui costra davvero una
fesseria, ed è il vero sale nero,
quello che puzza di scorreggia
(zolfo...).
Un piccolo spazio è riservato ai prodotti africani:
da una parte i prodotti maghrebini, come
quelli che troverete anche negli Halal, dall'altra
alimentari dell'Africa Nera, in massima parte
dell'Africa Occidentale: Nigeria, Senegal e
Ghana, la fanno da padrone.
I prodotti dell'Africa Occidentale sono a mio
avviso, i più 'grezzi' (nel senso buono del
termine), quasi ancestrali, primitivi
ed anche il confezionamento spesso poverissimo,
lo sottolinea: Bissap (Karkadè; Senegal),
Gari e Fufu (vari sfarinati di manioca, igname,
Pianta dell'Orecchio d'elefante, Platano,
Cassava, Nyam), importantissimi cibi
per tutta l'Africa Occidentale, praticamente
al livello della nostra pasta; frutti dell'albero
di Baobab (Pane delle Scimmie - Pan
de Singe), dalla consistenza del gesso ma
dal sapore che ricorda il limone, si mettono
in vase d'acqua e si fan sciogliere, si gettano
i durissimi semi ed i fili come simili a quelli di
canapa, si beve: ha proprietà epatiche,
sono un super-alimento, ricchissimo di sali minerali
e vitamine, non ha nessuna
controindicazione, è un prodotto veramente
rustico, primitivo, e viene a noi in semplici
buste trasparenti.
Poi troviamo altre farine da noi poco
o punto conosciute come il miglio, ed
il fonio.
Troverete lo sfarinato di bamia, per certe
salse locali, ed una serie di prodotti che
non ho ancora mai comprato, assolutamente
sconosciuti da noi, e anche da me, che pure
ho un'esperienza di quindici anni, nel campo
dei cibi etnici.
Un altro reparto importantissimo è quello
dei prodotti dal Sud America.
Gli immancabili preperoncini Aji Pancha,
secchi e quasi neri, una marmellata rossa,
Goyaba, dal sapore indefinito ma non
cattivo, usatissima nei paesi andini
e tanti altri prodotti che però a me non
attirano molto, come i vari tipi di panelas
(zucchero di canna ultra-grezzo, in pani),
l'immancabile Mate, bevanda nazionale
argentina, e molte bibite in lattina, quasi
tutte sconosciute qua da noi e molte dai
sapori alquanto inusuali, con la precisa
peculiarità, che sono tutte analcoliche,
come tutte le bibite in generale che troverete
non solo qui in questo negozio pachistano
ma anche negli Halal: sono negozi musulmani
non troverete alimenti di provenienza
suina nè tantomeno alcolici.
Infine, c'è un reparto cosmetici, con costose
saponette africane, alcune delle quali
'medicate'...come certi tabacchi da fiuto,
solo che emanano un deciso odore
di disinfettante (tipo Dettol) che non
sempre piace...

Torno e chiudo questa disquisizione sugli
spacci di alimenti etnici, sul liquore al Sandalo:
Il suo colore è giallo oro, ambrato quasi sul
marroncino.
Il sapore però è veramente insolito, non esiste
da noi un sapore del genere, ed è molto
simile a quello...dell'incenso al sandalo.
Non a tutti può piacere, anzi credo che a
nove persone su dieci non piacerebbe!
Và comunque detto che noi abituati ai
nostri pochi sciroppi estivi (amarena,
menta, orzata), questi sapori esotici
non trovano molto spazio...
Personalmente, dopo un primo impatto
decisamente traumatico, lo gradisco
specie abbinato a dolciumi in genere,
ed in particolare, a quelli indiani,
acquistabili confezionati o sfusi,
nel negozio pachistano: il dolce Besan,
confezionato, tipico dell'India Settentrionale
ed in particolare del Punjab (ricordiamo
che lo Stato del Punjab è attualmente
diviso in due, una parte in India,
l'altra in Pakistan.
L'altro dolce è il Laddu, dolci e morbide
palline come di mollica di pane
intinte in un siroppo (forse direttamente
nel glucosio).
Il Besan è fatto con la farina di ceci
usatissima nel Punjab, e ghee, il
tipico buro chiarificato, sono cubetti
dolci dal sapore delizioso, friabili
secchi ma non duri con scagliette di
pistacchio e semi di cardamomo verde.

1. Fine

Edited by SATTOLO - 6/11/2017, 20:16

Attached Image: Sciroppo di Sandalo

Sciroppo di Sandalo

 
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